Alberto Corradini, Business Unit Director Italia di Checkpoint Systems, analizza le applicazioni di questa tecnologia nel settore della vendita al dettaglio e ne descrive i benefici.
Fin dalla sua invenzione che risale alla metà del ventesimo secolo l'RFID ha stravolto lo scenario tecnologico mondiale ed uno dei settori per i quali la sua applicazione si è rivelata essere più dirompente e rivoluzionaria è il retail.
In un mondo sempre più digitale, in cui migliorare costantemente la customer experience è diventato per il settore un focus cruciale, l’RFID rappresenta la tecnologia più efficace in ottica di adozione di strategie omnichannel. Lo dimostra il fatto che l’RFID rappresenti attualmente una delle tecnologie più adottate dai principali retailer in tutto il mondo. Ma cos'è veramente e perché è consigliabile che tutte le aziende del settore prendano in considerazione di adottarla all’interno delle proprie strategie di business?
L'RFID è la tecnologia che usa le onde radio per identificare e tracciare automaticamente delle etichette applicate sugli oggetti. Nel momento in cui viene attivata da un dispositivo elettronico posto nelle vicinanze, un’etichetta di questo tipo trasmette al lettore informazioni distintive, precedentemente memorizzate elettronicamente sulla stessa, quali ad esempio un numero di matricola. Esattamente come un codice a barre, ogni tag RFID contiene una serie univoca di dati, ma a differenza di quest’ultimo, ha il vantaggio di non richiedere di essere posizionato a vista diretta per essere riconosciuto dal lettore apposito.
Per decenni la tecnologia RFID è stata impiegata nei contesti retail per ottenere una migliore precisione dell'inventario su larga scala, precisione che a sua volta ha già dato prova di generare una serie notevole di vantaggi alle aziende del comparto.
Uno studio di Accenture[1] ha rivelato ad esempio che, in media, i retailer che hanno sperimentato o adottato la tecnologia RFID hanno ottenuto un ritorno sull'investimento (ROI) dell'8,3%. Inoltre, solo nel periodo tra la sperimentazione e l'adozione completa, i retailer hanno riportato un aumento medio del ROI di oltre il 30% ricevuto grazie alle buone performance ottenute nell’ambito di progetti che vedevano coinvolta la tecnologia RFID.
Parlando dei molti vantaggi, prima di tutto la tecnologia RFID permette un conteggio delle scorte più facile e accurato, il che significa che i retailer hanno sempre una visibilità aggiornata della disponibilità e una tracciabilità a livello di articoli all’interno di negozi, magazzini e dell’intera catena di approvvigionamento. Questo è particolarmente importante in ottica di strategie di retail omnichannel, poiché i retailer possono visualizzare e rintracciare l’intero stock relativo a ciascuno dei canali di vendita, in tempo reale. La velocità con cui l'RFID può tracciare accuratamente i livelli e l'ubicazione esatta delle scorte riduce notevolmente i costi di manodopera e il tempo operativo, eliminando la necessità di qualunque verifica manuale della situazione.
Premesso che i clienti possono acquistare solo ciò che è realmente disponibile sia che si trovino in negozio piuttosto che su un sito di e-commerce, per un retailer garantire una ottimale disponibilità dei prodotti è di cruciale importanza per aumentare le vendite. Un esaurimento delle scorte si traduce poi, oltre che in mancata vendita, anche in un'esperienza negativa per il cliente, che può avere un impatto duraturo sull’immagine e sul business dell’azienda. L’efficacia dei processi di rifornimento e la precisione dell'inventario sono quindi requisiti fondamentali per evitare l'esaurimento delle scorte e le conseguenze relative. L’utilizzo dell'RFID porta un beneficio tangibile in questo senso e lo fa agendo in tutte le fasi della supply chain e assicurando ai retailer di non trovarsi mai, appunto, a corto di scorte.
La tecnologia permette infatti di impostare avvisi sullo status dei rifornimenti in tempo reale, letture accurate e controlli regolari sui livelli di scorte e di attribuire e apprendere dati a livello di singoli articoli a magazzino. Disporre in tempo reale e a livello di articolo di questa tipologia di dati fornisce ai retailer l'opportunità di fare analisi e raccogliere informazioni preziose. Attingere a statistiche misurabili e dettagliate aiuta non solo ad incrementare le vendite, ma anche ad avere una visione strategica sull’intera catena, a partire dalla posizione della merce nel singolo negozio, al modo in cui “performano” le vendite di prodotti specifici ossia al rendimento che essi hanno in zone diverse, ad esempio. Questo migliora le operazioni e le capacità predittive e permette ai retailer di essere sempre aggiornati in tempo reale sugli andamenti, piuttosto che doversi affidare a dati storici o statistici per prendere decisioni.
La capacità di leggere centinaia di tag allo stesso tempo, tra l’altro, rende la tecnologia RFID non solo più accurata e affidabile, ma soprattutto molto più veloce rispetto ai metodi alternativi. L’impatto in termini di riduzione dei costi di manodopera è notevole e lo stesso vale per quanto concerne la possibilità di eseguire conteggi delle scorte più regolarmente per fornire dati preziosi a tutti i livelli della catena di approvvigionamento, resa nel complesso più efficiente. L’RFID ha il vantaggio aggiuntivo poi di unire anche l’intero complesso delle operazioni e dei processi, in modo da ottimizzare il flusso a tutti i livelli, dal magazzino al negozio.
L'uso della tecnologia RFID permette di implementare con successo un approccio omnichannel, nell’offrire in sicurezza ad esempio servizi come il Buy Online Pick-up In Store (BOPIS), il pick-up sul marciapiede e la consegna a domicilio in giornata. Poiché grazie alla tecnologia lo stock è più facilmente rintracciabile, infatti, i retailer possono usare i negozi come mini-centri di consegna alternativi ai magazzini tradizionali, il che elimina l’impostazione organizzativa a silos migliorando notevolmente anche l'offerta omnichannel per il cliente.
L’insieme di tutti questi fattori, oltre a portare beneficio al retailer, ha il vantaggio di trasformare la customer experience, migliorandola. Una connessione più fluida tra online e offline, così come una migliore disponibilità di magazzino, elimina senza dubbio per il consumatore le frustrazioni e le preoccupazioni più comuni. Inoltre, ridurre al minimo l’esigenza e quindi l’impegno della manodopera necessaria per eseguire questi processi, libera tempo prezioso agli assistenti di negozio, che quindi sono in grado di dedicare più tempo a coinvolgere i clienti e a migliorare la loro esperienza all'interno del punto vendita.
L'uso di questa tecnologia innovativa ha già dimostrato innumerevoli benefici per il settore, sia a livello di azienda che di esperienza d’acquisto da parte dell’utente finale. Fornire un inventario più accurato e la comprensione dei dati in tempo reale sui prodotti, snellire la supply chain e migliorare complessivamente l'efficienza dei processi interni riteniamo possa portare ad un aumento dei profitti, in negozio come online. Utilizzando i preziosi insight che l’RFID fornisce, i retailer sono in grado di prendere decisioni strategiche e basate su informazioni sempre aggiornate e in tempo reale su disponibilità e ordini di magazzino e allo stesso tempo reagire tempestivamente a cambiamenti anche improvvisi della domanda, ridistribuendo ad esempio la merce tra diversi punti vendita fisici ed e-commerce, a seconda delle richieste.
Noi di Checkpoint Systems, che da sempre focalizziamo la nostra ricerca e sviluppo sul questa tecnologia, riteniamo che in futuro le soluzioni RFID tenderanno ad essere sempre più efficaci nel supportare il settore, sia nell’ottimizzare e migliorare processi e metodologie, che nel contribuire a creare esperienze di valore per il consumatore, esperienze capaci di tradursi in tassi di conversione più alti e quindi in profitto reale.
[1] https://www.accenture.com/_acnmedia/PDF-84/Accenture-Transforming-Modern-Retail-RFID-in-Retail-Study-POV-2018.pdf